Spaghetti A.O.P.

primi spaghettiaop

Sono orgogliosa dei miei A.O.P. 

Che a dirla tutta, miei non sono. Li ho scopiazzati senza vergogna da Tommaso Fara, dal suo interessante libricino di ricette e racconti "Il cucchiaino caramellato", uno dei primi testi di cucina che entró nella mia (ora strabordante) libreria.

Serve (per uno):

  • 100g di spaghetti  
  • 4 o 5 spicchi di aglio (senza l'anima verde)
  • un cucchiaio di olive taggiasche snocciolate
  • un cucchiaio di capperi sottaceto
  • due alici sottolio
  • peperoncino secco a piacere
  • due pomodorini datterini
  • olio buono 
  • un cucchiaio di burro
  • due cucchiai di pangrattato (io uso quello integrale)

Procedimento:

Metto sul fuoco una pentola d'acqua salata, e quando arriva al bollore butto gli spaghetti.

Scaldo un dito d'acqua nel wok con due o tre cucchiai di olio, le due alici, l'aglio tritato, le olive tritate, i capperi tritati, i pomodorini privati dei semi e tagliati a filetti e il peperoncino. Lascio sobbollire il sugo finchè la pasta è cotta, aggiungendo un po' d'acqua di cottura della pasta, se dovesse asciugare troppo.

Nel frattempo sciolgo il burro in un padellino, aggiungo il pangrattato e lo faccio tostare a fuoco dolce, rimestando spesso.

Quando manca un minuto alla cottura della pasta (ognuno conosce il punto di dente a cui piace) la trasferisco nel wok con il sughetto, e porto a cottura sul fuoco, aggiungendo un giro d'olio, poca acqua di cottura e metà del pane tostato.

Quando il sugo è ben amalgamato agli spaghetti, impiatto e spolvero con il pane tostato rimasto.

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