I biscottini tipici di Novara che il signor Pavesi ha reso famosissimi con un altro nome.
Pochissimi ingredienti, zero grassi (a parte quelli delle uova), superleggeri e davvero buonissimi!
Serve:
- 200g di farina doppiozero
- 200g di zucchero
- 3 uova + un tuorlo (con l'albume che avanza facciamo gli amaretti o le meringhe o gli strozzapreti...)
- un pizzico di sale
Procedimento:
Accendo il forno a 180' non ventilato.
Frullo a oltranza con le fruste elettriche (a mano é un'impresa...) lo zucchero, le uova, il tuorlo e il pizzico di sale, finché si forma un composto chiaro, gonfio e leggero.
Aggiungo la farina, a pioggia da un colino e poca alla volta, mescolando delicatamente con una spatola, per non smontare la nuvola di zucchero e uova.
Trasferisco l'impasto in una sac-à-poche, con la bocchetta liscia da un centimetro (io ho le s-à-p usa&getta, le riempio con il composto e taglio via la punta) e spremo sulla placca del forno (foderata di carta forno) tanti cilindretti lunghi circa 10cm e distanti tra loro almeno 3cm.
Metto i biscotti a riposo per 20 minuti al fresco (ma non in frigo) poi li inforno nel ripiano centrale e li cuocio per circa 15 minuti, finchè iniziano a dorare sui bordi.
Li sforno, li faccio intiepidire appena e li trasferisco su una gratella a raffreddare del tutto.
Caldi sono mollicci e sanno terribilmente di uovo, ma quando raffreddano diventano friabili, leggeri e deliziosi! Si conservano in un contenitore ben chiuso, altrimenti perdono tutta la loro tipica croccantezza!