Dopo un pomeriggio stupendo a Mi.Ma. a degustare vino e ridere di gusto, ci sta una sontuosa, saporita, deliziosa cena, improvvisata con quel che passa la dispensa (infatti ho finito il carnaroli e ho usato il riso integrale... ma giuro che è buono!)
La torta da inzuppare nel caffelatte, o da accompagnare con una bella crema inglese, o con il gelato. Perchè il cacao nell'impasto è buonissimo, ma in bocca fa un po' quell'effetto "sabbione del deserto" che se non bevi subito qualcosa poi non riesci a parlare per mezz'ora...
Sono talmente buone che meritano ogni dannato minuto speso per prepararle.
Sarà la voglia, sarà il meteo impazzito, ma io comincio già a sentire l'aria frizzantina dell'autunno... ma soprattutto comincio già a trovare le prime zucche al mercato!
Fotogenica pochissimo. Buona tantissimo.
La stracciatella è una zuppa di antichissima memoria. Non centra niente con l'omonimo gelato, non è la versione femminile della coppa del nonno. Questa me la faceva proprio la mia nonna quando fuori faceva un freddo becco e noi si stava in casa al calduccio davanti al camino acceso, con una scodella di questa meraviglia a scaldarci le mani e la pancia.
I biscottini tipici di Novara che il signor Pavesi ha reso famosissimi con un altro nome.
Pochissimi ingredienti, zero grassi (a parte quelli delle uova), superleggeri e davvero buonissimi!
Semplicissimo e molto gustoso. Fatto con le patatine novelle quando é la loro stagione é spettacolare, e comunque la base robiola+uova+parmigiano va benissimo con qualsiasi verdura!
Ve l'ho già detto, no? Una confezione di pasta sfoglia in frigo, quattro cose in dispensa, e il gioco è fatto! Let's dessert!
Ricetta fur-bet-ta. Panna + succo di frutta.
Ricordando che da bambina non avevo il frullatore e mi facevo i frullati finti mescolando nel bicchiere il succo di frutta e il latte. Il principio é lo stesso.
Ma se volete fare i bravi e usare la frutta fresca è sufficente frullarla con la panna e passare al colino per togliere eventuali pezzettoni.
Questo é un piatto "ricordo di cose belle". La ricetta é della ex del mio ex (in poche parole, un piatto che attraversa relazioni fallimentari...), me l'ha cucinata lui quando stavamo insieme ed é talmente buona che sorvolo su tutto il resto.
Una via di mezzo spudoratamente libidinosa tra il brownie e la torta tenerina. Per le giornate in cui va tutto storto. Ma anche per quelle in cui va tutto bene, per festeggiare (un po' come si fa con il vino...).
Per mia fortuna (la bilancia ringrazia) non sono golosissima di cioccolato e cose dolci, ma questa torta demolisce ogni mia convinzione. E' irresistibile.
Quando li trovo, al banco del pesce, freschi freschi e giá belli puliti e pronti per la padella, non me li faccio scappare! Questa ricetta é multiuso: va bene con buon pane bruscato, con un piatto di polenta bianca morbida, come sugo per la pasta. Fate voi ma fateli, sono deliziosi.
Più dei funghi, più delle castagne, per me l'ingrediente dell'autunno è la zucca! Anche se all'autunno mancano ancora 4 giorni...
Intanto nel giradischi gira il meraviglioso Transformer di Lou Reed.
Con i due albumi avanzati dalla ricetta dei pouf di broccoli ho fatto questi deliziosi biscottini.
Questa ricetta é solo un suggerimento. Tante ricette lo sono. Impara l'arte (la tecnica) e poi mettici la fantasia.
Cambiate pesce e verdura (branzino+carciofi, sgombro+asparagi, orata+finocchi...). Cambiate erbe aromatiche (prezzemolo, finocchietto, aneto, timo, basilico...). Fate monoporzioni o teglie intere da servire come lasagne. Aggiungete un puré o una salsa preparati con la stessa verdura. Fate tutto a brandelli e conditeci una pasta. Frullate tutto e farcite le crespelle. Devo andare avanti?
Stasera ho cannato in pieno una ricetta. Ero partita con buonissime intenzioni, ma non sono bastate per fare un buonissimo piatto. Alla Medea piace (la mia gatta), ma nutro seri dubbi sui suoi gusti culinari. Quindi mi butto sul semplice, risultato garantito e mood consolatorio. Questo tortino è a prova di serata storta.
Dolce-emergenza con tre ingredienti e senza cottura. Incredibilmente facile e buono.
Ecco un'altra ricetta universale. Cambiate verdura e pesce, ad libitum. La crema puó essere servita fredda o tiepida. Il pesce invece va rosolato e mangiato. Il risultato è comunque molto, molto sexy.
Quando il pangrattato abbonda e non c'è proprio bisogno di tritarne altro, ecco un altro modo per riutilizzare il pane secco.
La gelatiera sempre pronta sul banco della cucina salva da un sacco di inghippi. Basta avere un po' di frutta, zucchero, latte o panna e il dessert si fa da solo mentre noi chiacchieriamo allegramente con i commensali.
Non proprio una cotoletta, non la solita scaloppa.
Neanche a dirlo, le nocciole devono essere davvero buone. Io uso soltanto le IGP piemontesi. Sono davvero un'altra cosa.
Primo settembre. Come è oramai d'abitudine, cena aziendale in spiaggia con grigliatona di carne. Ordino io il vino. Troppo (ho assunto brave ragazze... mica come me...). E quindi a fine serata mi porto a casa due belle bottiglie piene di sangiovese (aperte...). Ma le amiche nel we sono impegnate, niente cena di salvataggio bottiglia. Non mi pare stagione per un brasato. E allora? E allora biscotti!!!
Calo di zucchero? Deficit di proteine? Carenza di calorie? Nessun problema. Uno solo di questi mini-budini contiene la razione per una settimana.
Non so se si é capito, ma io sono una da impasti, da primi, da pane, da zuppe, da torte. Non impazzisco dalla voglia di cucinare cose che da vive si muovevano con una propria volontá.
Mangio tutto, s'intende (non voglio addentrarmi in questioni etiche o ecologiche su cui ci sarebbe da discutere animatamente e non é questo il luogo giusto per farlo), semplicemente alcune cose preferisco lasciarle cucinare ad altri, sicuramente piú bravi di me.
Tutto ció premesso, ogni tanto mi cimento anche io, sempre nel modo piú semplice che mi riesce.
Apro il frizer e cosa trovo? Una vaschetta di meravigliosi mirtilli che ho congelato quest'estate quando non sapevo più dove metterli. La prima tentazione? Me li mangio così, tipo confetti ghiacciati (provate!!!), e poi invece mi sono ricordata dei miei nuovissimi e fiammanti stampi da ghiacciolo, ancora da inaugurare.
E qui non serve nemmeno la gelatiera.
Quando le banane sono troppo mature per mangiarle a morsi...
La bontá semplice di un ripieno puro. Solo lui. Niente sale, pepe, parmigiano, uovo. Niente complicazioni. Nient'altro che lui, il mitico, inimitabile, squacquerone romagnolo.
Non è uno sformato. Non è un soufflè. Cos'è?! E' un pouf!!!
Fuori croccantissimo, dentro morbidissimo (posso fregare lo slogan alla Ferrero? Non credo...).
La ricetta è davvero molto semplice, si tratta di preparare una besciamella "rinforzata", unirla a verdura cotta e passata al setaccio e poi cuocere in forno a bagnomaria (quindi si può fare con la qualunque verdura).
La bontá di questi frollini ripaga tutto lo sbattimento necessario per farli. C'é talmente tanto di quel burro che mi viene quasi da sconsigliarli a chi ha problemi di coronarie... non voglio avere nessuno sulla coscienza, ecco...
In ogni piatto che prepariamo c'é sempre un ingrediente segreto, che non compare mai nella lista della spesa. E' l'emozione che mettiamo nelle mani che cucinano, il sentimento che proviamo per chi dovrá mangiare il nostro cibo, le sensazioni legate ai ricordi che quel cibo riporta alla mente... e tanto altro che non si vede... ma si sente.
Ieri sera alla festa di compleanno di Mara, mentre tagliavo quintali di pomodorini per condire la pasta fredda, ho chiacchierato con la Lucy (della Mara madre) a proposito della ricetta "ufficale" della peperonata. E io purtroppo stasera deluderò la Lucy, perchè nella mia peperonata ci metto anche la melanzana. Ma non perchè seguo chissà quale ricetta alternativa. Il motivo è molto più semplice e per nulla reazionario: nel frigo insieme ai peperoni c'è anche lei, e ormai che hanno fatto amicizia, pare brutto separarli in cottura.
Un viaggio ai tropici restando ben piantati sulla riviera romagnola. Non per nostalgia, che i sapori che ci sono lá ci sono solo lá, qua ci sono solo surrogati. E lo stesso vale per i sapori che ci sono qua, che sono solo qua. Per questo preferisco stare qua.
Risottare la pasta significa semplicemente finire di cuocerla in padella insieme al condimento, aggiungendo acqua calda o brodo poco per volta, come si fa per il risotto. Cosí la pasta cede un po' del suo amido al sugo e lo rende piú cremoso, e il sugo cede il suo sapore alla pasta, che lo assorbe cuocendo insieme e diventa strabuona.
Piatto nostalgia, ma decisamente più buono di quello che mangiavo da bambina. Mia nonna farciva le zucchine con besciamella e basta. Io ho fatto la salsa mornay e spolverato tutto con una quantità imbarazzante di pecorino grattugiato.
Coccole, coccole, coccole!!! Non saprei come altro descrivere queste frittelle deliziose.
Certi giorni, certe volte, ho solo voglia di aprire una scatoletta e svaccarmi sul divano con una ciotola fumante in mano che somigli vagamente a una coccola.
Questo é uno di quei giorni.
L'ultimo giorno di agosto.
Finalmente.
Niente di più essenziale e godurioso. Una spudoratissima americanata, ma troppo buona per snobbarla. Troppo facile per non farla.
Quando ero piccina d'estate bevevo litri e litri di sciroppi di frutta (impazzivo per l'orzata...) diluiti con acqua frizzante e ghiaccio. Adesso gli sciroppi me li faccio in casa e li uso anche per la panna cotta, che é una genialata galattica cosí in una volta sola metto frutta e zucchero giá dosati!
Quando mi capita una zucca tra le mani (e quando è stagione mi capita spesso) la pelo, la pulisco, la faccio a pezzi e la ficco in forno a cuocere. Poi qualcosa di buono salta sempre fuori! Gli gnocchi, un sugo, la farcia per una torta o per la pasta fresca, un puré per accompagnare la carne, uno sformato, una vellutata, un risotto, una carrozza per il ballo di mezzanotte...
Ecco, noi donne emancipate che lavoriamo minimo 40 ore a settimana + tutto il resto (marito, figli, altre bestie, sport, passioni varie... ecc...), siamo assolutamente autorizzate a comprare la pasta sfoglia industriale.
Fatta in casa non viene altrettanto bene. C'é il rischio altissimo di lavorarci per ore e non ottenere nulla di buono, se non una bella crisi isterica e nulla da mangiare.
Io ne tengo sempre un rotolo in frigo, tenendo d'occhio la scadenza, che é roba fresca e non dura tanto...
Questi sono facilissimi da fare e si sposano con qualsiasi sugo! Non ci sono scuse.
Si narra che durante la dominazione dello stato Pontificio in Romagna, i preti passassero di casa in casa a riscuotere il dazio sotto forma di monete e uova. Le azdore, costrette a preparare la pasta solo con acqua e farina, impastavano rabbiose augurando tante belle cose al prete che di domenica passava a scroccare il pranzo in cambio della benedizione...
Letteralmente impazzisco per il camembert. Lo metterei ovunque. E spesso succede.
A dire il vero impazzisco per la maggior parte dei formaggi a crosta fiorita e/o ammuffiti.
Una cottura lenta e dolce che concentra tutti i sapori del sole d'estate. Sono ottimi come contorno a piatti di carne, oppure fatti a pezzi in un sugo per la pasta, o a filetti dentro a un succulento panino.
Fegato e cuore. Posso dire senza ombra di dubbio i due organi piú tartassati che ho. Uno per il troppo mangiare e bere, l'altro...
Non ce la faccio proprio a comprare i legumi secchi e metterli in ammollo il giorno prima... é una programmazione troppo lunga per me, che non ho pazienza e adoro improvvisare. Viva i legumi in scatola. Oppure quelli freschi, comprati in quantitá imbarazzanti quando é stagione, sgranati e messi in frizer.