Ricetta presa pari pari dal libro "Pane e roba dolce" delle Sorelle Simili. Un libricino d'altri tempi, con le foto in bianco e nero e una narrativa disarmante, ma tante buone ricette (che funzionano alla prima).
Serve:
- 250g di farina doppiozero
- 125ml di acqua (qui si lavora con idratazione al 50% che serve un impasto sodo e risultato croccante)
- 25g di strutto
- mezzo cubetto di lievito di birra
- un cucchiaino raso di sale
- olio evo per ungere
- altro sale per condire
Procedimento:
Metto tutti gli ingredienti in una ciotola e impasto per incorporarli bene, poi rovescio l'impasto sul tagliere e lo lavoro con energia, sollevandolo e sbattendolo sul tagliere a mò di terapia per sfogare la rabbia (funziona alla grande).
Quando l'impasto è bello liscio, omogeneo ed elastico lo metto a riposare in una ciotola, coperto con un canovaccio, finchè raddoppia di volume (ci vorrà circa un'ora).
Intanto scaldo il forno a 220 gradi ventilato.
Rovescio l'impasto sul tagliere infarinato e - senza impastarlo - lo stendo con il mattarello fino a uno spessore di mezzo centimetro. Lo infarino bene, lo piego a metà e lo stendo di nuovo con il mattarello (o con la sfogliatrice, chi ce l'ha) fino a uno spessore di due millimetri.
Sistemo la sfoglia su una placca foderata di carta forno, la ungo tutta con l'olio, spolvero con un po' di sale e poi la taglio a rombi con la spronella.
Inforno finchè le streghe sono belle gonfie e dorate (15 minuti dovrebbero bastare...).
Le sforno e le faccio raffreddare, poi si conservano in un contenitore chiuso, che non devono prendere aria.