La piadina, ovvero il pane di Romagna. Il mangiare delle dispense povere, che é poi diventato cibo di strada ed emblema di un luogo. Che a me che sono di Ravenna (*) piace soffice e bella grossa. Forse piu' per questioni genetiche che territoriali. La piada nel sangue.
(*) man mano che si scende verso il riminese, la piada diventa sempre piu' sottile
Serve (tutto a temperatura ambiente) per quattro piadine:
- 500g di farina zero
- 200ml di acqua
- 80g di strutto
- 10g di sale (per me solo il dolce di cervia)
- 10g di bicarbonato di sodio
Da disciplinare I.G.P. gli ingredienti sono questi (lo strutto é tipico del ravennate, il disciplinare dice semplicemente "grassi") nessun'altro. Fuori dall'I.G.P. - e senza nulla togliere alla bontá - c'é chi mette un po' di latte, una lacrima di miele, il lievito istantaneo...
Procedimento:
Setaccio farina e bicarbonato in una ciotola, aggiungo lo strutto a fiocchetti e un paio di cucchiai di acqua, e inizio a impastare frizionando gli ingredienti con le dita.
Intanto sciolgo il sale nella restante acqua, poi aggiungo anche questa all'impasto, incorporo bene gli ingredienti poi trasferisco l'impasto sul tagliere e lo lavoro a mano per alcuni minuti, finchè diventa liscio ed elastico. Lo chiudo in un sacchetto e lo metto in frigorifero a riposare fino al giorno dopo.
Il giorno dopo tolgo l'impasto dal frigo, e quando è tornato a temperatura ambiente lo divido in 4 pezzi. Sul tagliere impasto ogni pezzo formando una pallina, che stendo con il mattarello fino a uno spessore di 5mm (a me piace grossa!).
Cuocio le piadine su una teglia di ghisa (o una padella antiaderente) ben calda, girandole una sola volta quando compaiono sulla superficie a contatto con la teglia le classiche "lentiggini" marroncine.
Per il ripieno:
- due mozzarelle di bufala
- dodici pomodorini datterino
- una manciata di nocciole del piemonte, pelate e tostate
- una manciata di foglie di basilico (o prezzemolo, anche surgelato, se il basilico non è di stagione)
- un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato
- due cucchiai di zucchero di canna
- aceto balsamico di buona qualità
- olio, sale, pepe
Procedimento:
Taglio a fette le mozzarelle e le metto a sgocciolare in un colino, perchè perdano un po' di liquido, che rovinerebbe la piadina.
Accendo il forno a 200° ventilato. Taglio a metà i pomodorini, li sistemo in una pirofila con il taglio in su, e li condisco con olio, sale, pepe, aceto balsamico e zucchero e li inforno finchè sono morbidi e caramellati.
Pesto a morte le nocciole nel mortaio, aggiungo il basilico e il parmigiano e li tratto allo stesso modo, poi incorporo un filo d'olio per rendere tutto piú cremoso.
Quando le piade sono ancora belle calde, le taglio a metà, aggiungo su una metà la mozzarella, i pomodorini e il pesto a cucchiaiate, chiudo e divoro subito.