In questa versione l'ho aromatizzata con la vaniglia, ma si possono usare altre spezie e altri profumi in infusione nella panna (cannella, scorza di arancia, cardamomo, anice stellato...).
Per farla bene bisogna solo stare attenti a non superare gli 84° in cottura. Il termometro da pasticceria aiuta, diversamente trovate il metodo empirico e il s.o.s. disastri a fine ricetta.
Serve:
- 500ml di panna
- 6 tuorli
- 60g di zucchero
- un baccello di vaniglia
Procedimento:
Incido il baccello di vaniglia per il lungo e tolgo i semini all'interno raschiando con la lama del coltello.
Metto i tuorli, i semini di vaniglia e lo zucchero in una ciotola, e mescolo con una frusta per incorporarli.
In un pentolino porto a bollore la panna con il baccello di vaniglia squartato, poi tolgo il baccello e verso la panna nella ciototola con il composto di uova, incorporo bene il tutto mescolando con la frusta e ri-verso il composto nel pentolino, passandolo attraverso un colino fitto.
Rimetto il pentolino sul fuoco, immergo il termometro da pasticceria e scaldo la crema mescolando continuamente con una spatola di silicone o un cucchiaio di legno, finchè arriva a 84°, poi la tolgo dal fuoco e la verso subito in una ciotola per fermare la cottura.
Metodo empirico per i cuochi rustici senza tecnologia: la crema è pronta quando ne rimane un velo denso sul cucchiaio e, tracciando un solco col dito sul suddetto velo di crema, il solco rimane ben definito. Ma mentre fate la prova, la temperatura della crema é aumentata ancora un po'... attenti che sopra agli 84° i tuorli coagulano formando grumi impossibili da sciogliere. Se nonostante le attenzioni la crema inizia a coagulare toglietela subito dal fuoco, versatela in una ciotola e mescolatela per fermare la cottura, poi passatela con un colino a maglie fitte, per eliminare i grumi e salvare il salvabile.