Dietetica non è, ma amici miei, siamo in Romagna!!!
Si fa anche con l'impasto della piadina, qui invece provo una ricetta leggermente diversa.
Serve:
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250g di farina doppiozero
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100ml di panna fresca
- 1 cucchiaio di strutto
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mezza bustina di lievito istantaneo per impasti salati
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un cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
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un cucchiaino raso di sale
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acqua frizzante
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olio per friggere
Metto farina, lievito, bicarbonato, strutto, sale e panna nell'impastatrice e impasto per qualche minuto (oppure a mano in una ciotola). Controllo la consistenza e - se l'impasto è troppo asciutto e tende a sbriciolarsi - aggiungo un po' di acqua frizzante. Deve essere liscio e soffice, ma non appiccicoso.
Intanto scaldo l'olio in una casseruola abbastanza profonda, l'impasto da friggere deve affogarci dentro! La temperatura deve essere intorno a 160°.
Stendo l'impasto col mattarello sul tagliere infarinato, fino a uno spessore di 2mm, lo taglio a losanghe con la spronella e lo friggo due o tre pezzi alla volta, non di più, per non abbassare la temperatura dell'olio. Bastano pochi secondi di cottura, appena i ritagli si gonfiano e si colorano sono pronti!
Li tolgo con una ramina e li metto a sgocciolare su carta assorbente.
In Romagna (ma anche in Emilia, dove prende il nome di "gnocco fritto") la pizza fritta accompagna taglieri di salumi e formaggi, ma a mio avviso la morte sua è con lo squacquerone e i fichi caramellati.