Ma quanto sono belli i miei panini sorridenti?! E stasera rido anche io come loro, perchè mi sono venuti di-vi-na-men-te! Ma come si fa a spiegare attraverso uno schermo... la consistenza sotto le dita della pasta lievitata bene... il profumo in tutta casa mentre cuociono... la crosta che "canta" appena sfornati... una meraviglia.
Ma ora è davvero tardi, vado a dormire immersa in questo profumo da boulangerie francese. Farò sogni belli. E domani vi racconto la ricetta. Promesso. Buonanotte.
Non ho usato alta idratazione per cui non ci sono grandi alveolature, ma sono sofficissimi, cotti bene, la crosta sottile e friabile, profumati e saporiti. E ci ho messo anche un po' del lievito madre che sto preparando (vedi post precedenti). Lui non è ancora pronto, ma stasera l'ho rinfrescato e la parte che di solito si butta via è finita dentro ai panini.
Serve:
- 400g di farina 2 Molino Pransani + quella per spolverare il tagliere
- 250ml di acqua
- 100g di lievito madre (ancora immaturo...)
- 12g di lievito fresco di birra (mezzo panetto)
- un cucchiaino colmo di malto d'orzo
- un cucchiaino colmo di sale fino
Procedimento:
Sciolgo il lievito madre, il lievito di birra e il malto d'orzo nell'acqua, poi la unisco alla farina nella ciotola dell'impastatrice, e impasto per 5 minuti a velocità bassa, controllando la consistenza (se occorre aggiungo poca acqua o poca farina a seconda della necessità). L'impasto deve essere morbido ma elastico, ben coeso, deve staccarsi dalle pareti della ciotola. Aggiungo il sale e impasto per altri 5 minuti.
Trasferisco l'impasto in una ciotola foderata con un canovaccio ben infarinato, lo copro con i lembi del canovaccio e lo lascio riposare tranquillo finchè raddoppia di volume.
Quando è bello gonfio lo rovescio sul tagliere ben infarinato e, senza impastarlo, lo divido in 8 pezzi con il tarocco (la spatola piatta di acciaio o plastica, indispensabile per queste operazioni).
Da ogni porzione di impasto ricavo una pallina, tirando i bordi verso il centro diverse volte finchè la superficie è bella liscia. Rovescio la pallina (in modo che la parte in cui ho unito i lembi sia sotto) e la appoggio su una teglia sempre ben infarinata. Preparo così anche le altre porzioni di impasto, sistemandole sulla teglia un po' distanti, le infarino bene, copro con il canovaccio di prima e lascio riposare di nuovo, finchè raddoppiano di volume.
Intanto accendo il forno a 220° statico, appoggiando sul fondo una ciotolina bassa e larga piena d'acqua (per fare un po' di umidità).
Quando le palline di impasto sono belle gonfie, con una lametta o un coltello molto sottile e molto affilato faccio un bel taglio curvo lungo tutta la superficie, lascio riposare ancora 5 minuti senza coprirle, poi inforno nel ripiano centrale.
Cuocio per circa 45 minuti, finchè sono belle gonfie e color nocciola, poi le sforno e le faccio raffreddare bene su una gratella.