Quando le banane sono troppo mature per mangiarle a morsi...
La gelatiera sempre pronta sul banco della cucina salva da un sacco di inghippi. Basta avere un po' di frutta, zucchero, latte o panna e il dessert si fa da solo mentre noi chiacchieriamo allegramente con i commensali.
In un inspiegabile momento di "voglia di cose sane" ho fatto le piadine integrali all'olio.
Buone eh. Buone. Ma lo strutto.... lo strutto....
Ve l'ho già detto, no? Una confezione di pasta sfoglia in frigo, quattro cose in dispensa, e il gioco è fatto! Let's dessert!
Tagliati a metà ancora caldi e farciti con una cucchiaiata di squacquerone sono una delle cose più deliziose del mondo.
In questa versione l'ho aromatizzata con la vaniglia, ma si possono usare altre spezie e altri profumi in infusione nella panna (cannella, scorza di arancia, cardamomo, anice stellato...).
Calo di zucchero? Deficit di proteine? Carenza di calorie? Nessun problema. Uno solo di questi mini-budini contiene la razione per una settimana.
Primo settembre. Come è oramai d'abitudine, cena aziendale in spiaggia con grigliatona di carne. Ordino io il vino. Troppo (ho assunto brave ragazze... mica come me...). E quindi a fine serata mi porto a casa due belle bottiglie piene di sangiovese (aperte...). Ma le amiche nel we sono impegnate, niente cena di salvataggio bottiglia. Non mi pare stagione per un brasato. E allora? E allora biscotti!!!
Con gli albumi avanzati dallo zabaione ho fatto questi deliziosi biscottini.
Sarà la voglia, sarà il meteo impazzito, ma io comincio già a sentire l'aria frizzantina dell'autunno... ma soprattutto comincio già a trovare le prime zucche al mercato!
Il bimbo cresce. Cresce in fretta. Ormai è ora di battezzarlo. E mentre decido il nome, lui finisce in frigorifero, che adesso è così vivace che se lo lascio fermentare a temperatura ambiente mi invade tutta la cucina.
Dolce-emergenza con tre ingredienti e senza cottura. Incredibilmente facile e buono.
Niente di piú semplice e versatile. Solo farina e burro, e un goccio di liquido per legare. Con ripieni dolci o salati. O anche da sola, con l'aggiunta di erbe o spezie o formaggio grattugiato nell'impasto, tipo biscottini salati.
Ricetta presa pari pari dal libro "Pane e roba dolce" delle Sorelle Simili. Un libricino d'altri tempi, con le foto in bianco e nero e una narrativa disarmante, ma tante buone ricette (che funzionano alla prima).
Oggi è un giorno splendido, il lievito madre che ho iniziato ieri è già vivace come non mai! Rinfrescato stamattina, il post-it è il segno che ho messo per ricordarmi dove arrivava. Guardate stasera!!! Ho usato farina tipo 1 e acqua del rubinetto.
L'ho trovato in una bancarella lungo la strada verso il mare. Lui, meraviglioso, tosto ma gentile, gustoso, fragrante, buonissimo! Ne ho preso tre enormi mazzi, li ho puliti tutti e ci ho fatto un delizioso soffritto con il burro, e poi l'ho messo in frizer negli stampi per i cubetti del ghiaccio, pronto all'uso.
Prevedo Bloody Mary da paura. Devo solo trovare qualcuno che lo sappia fare, che la mixology non è proprio il mio forte.
I pomodori, ovviamente, di stagione e maturati al sole. E' l'unico ingrediente, deve essere strabuono e sano. Se no lasciate perdere.
Ricetta fur-bet-ta. Panna + succo di frutta.
Ricordando che da bambina non avevo il frullatore e mi facevo i frullati finti mescolando nel bicchiere il succo di frutta e il latte. Il principio é lo stesso.
Niente di più essenziale e godurioso. Una spudoratissima americanata, ma troppo buona per snobbarla. Troppo facile per non farla.
Mia mamma - che é una romagnola DOC e infatti non me lo so spiegare - le ha sempre fatte, e me le preparava per merenda farcite con tonno e capperi oppure prosciutto cotto e formaggio. Altro che le merendine del supermercato. Valá.
I biscottini tipici di Novara che il signor Pavesi ha reso famosissimi con un altro nome.
Pochissimi ingredienti, zero grassi (a parte quelli delle uova), superleggeri e davvero buonissimi!
Una cottura lenta e dolce che concentra tutti i sapori del sole d'estate. Sono ottimi come contorno a piatti di carne, oppure fatti a pezzi in un sugo per la pasta, o a filetti dentro a un succulento panino.
Ecco, noi donne moderne che lavoriamo minimo 40 ore a settimana e gestiamo contemporaneamente tutto il resto, siamo autorizzate a comprare la pasta sfoglia industriale.
Coccole, coccole, coccole!!! Non saprei come altro descrivere queste frittelle deliziose.
Un viaggio ai tropici restando ben piantati sulla riviera romagnola. Che io preferisco comunque stare qua.
C'é talmente tanto di quel burro che mi viene quasi da sconsigliarli a chi ha problemi di coronarie... non voglio avere nessuno sulla coscienza, ecco...
Sciroppi di frutta al posto dello zucchero, un'ottima idea!
Questa é senza dubbio la mia pastella per fritti preferita. A base di birra e poco altro. Ma la cosa bella é che ogni tipo di birra crea una pastella con profumi e sapori diversissimi, da provare e abbinare.
Si chiama biscotto quattro quarti perché gli ingredienti sono 4 e tutti hanno lo stesso peso. Pochi e semplici ingredienti, tanta tecnica nella procedura.
Il burro per soffriggere che non brucia. Io l'amo alla follia. Si trova giá pronto al supermercato (come un sacco di altre cose) ma costa uno sproposito (come un sacco di altre cose), quindi é meglio farselo in casa (come un sacco di altre cose).
Un brodo di carne mista senza infamia e senza lode, ma che va bene un po' dappertutto, da fare nelle giornate uggiose e conservare in frizer.
Il condimento a crudo per eccellenza. Manco a dirlo (ma lo dico): non scaldatelo mai, e dico MAI, in padella. E' la pasta (giá lessata e tirata un minuto in padella solo con olio buono) che va al pesto, nella zuppiera, e non viceversa.
Una frolla per ripieni abbondanti. Nell'impasto ci sono le uova intere, che con la parte acquosa dell'albume creano piú glutine, rendendo l'impasto piu' resistente.
Si scrive "frollino" si pronuncia "droga". Questi biscotti sono di una bontá indescrivibile. Sono strabordanti di burro e zucchero. Creano dipendenza.
Io vi ho avvertiti!
Una ricetta semplicissima, bastano una bilancia, una ciotola e le mani, per un risultato delizioso!
Per confermare il solito principio che in cucina ogni cosa puó regalarci sapore e colore, basta sapere come fare.
Ieri mi sono presa un cespuglio di basilico alto mezzo metro - quando l'ho visto non ho saputo resistere - e devo assolutamente mangiarlo prima che muoia (cosa che succede regolarmente e inspiegabilmente a tutte le piante che entrano in casa mia...).
Recupero una "vecchia" ricetta, improvvisata qualche mese fa per una meravigliosa cena a base di crostini burro e alici del Cantabrico.
Questa è una ricetta velocissima da preparare insieme sul momento, alla fine di una bella cena romantica.
Che bello farsi in casa i biscotti tipici tradizionali con solo quattro ingredienti e un po' di mestiere.
Allan Bay insegna. Dal suo fantastico libro "Cuochi si diventa", quando ancora non esisteva la cucina spettacolo e il foodporn sui social. Quando le ricette erano ingredienti e parole, sapienza comunicativa, acquolina da immaginazione.
La sontuosa. Da saper fare a memoria. Ma intanto io ve la scrivo. Si sa mai.
Ricetta recupero. Dove la mettiamo la frutta appena appassita e la panna sull'orlo della scadenza? Dentro alla gelatiera!
Un bel tuffo culinario negli anni '80 con la mitica salsa rosa! Quella dell'intramontabile cocktail di gamberi, per intenderci.
La base che piú base non si puó. Gli ingredienti sono semplici, quello che fa la differenza tra un buon risultato e un disastro é la procedura.